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Il Mastino Italiano è una reliquia vivente, vissuto anche nei tempi in cui l'uomo non aveva difese vere e proprie,veniva affidato a questi cani il compito della sicurezza e della difesa delle persone e dei loro beni. Nel mondo canino si impone come un gigante possente, un molosso italiano guardiano delle proprietà. Il Mastino Napoletano appartiene al gruppo dei grandi e pesanti cani, dal muso corto e forte, dalle teste enormi e potenti e con rughe presenti in viso.
Cani dall'aspetto minaccioso, usati nei combattimenti con animali feroci come orsi e leoni, e per protezione di ville, proprietà terriere e animali da carne.
Questi cani sono considerati come diretti discendenti del
Mastino Tibetano Antico.
Nel corso delle antiche civiltà, gli antenati dell'odierno Mastino Napoletano vivevano nei tribunali e nei palazzi, ed erano considerati dei veri e propri leader guerrieri.
Si dice che con la loro presenza custodivano tutto ciò che gli stava intorno e furono adoperati anche nelle varie guerre. Questi massicci cani venivano allevati per prestazione e carattere, tralasciando lo standard.
A contribuire alla nascita del moderno Mastino Napoletano è stato determinante l'impiego di Alessandro Magno,che nel quarto secolo a.C., a quanto pare incrociò enormi cani da guerra provenienti dalla Macedonia con cani indiani a pelo corto, per creare una super razza chiamata Molosso, che poi usò per farla combattere con grossi felini, elefanti e anche contro gli uomini.
Più avanti anche i Romani cominciarono ad allevare i Molossi, impiegandoli nelle battaglie, per la caccia e per i combattimenti e gare al Colosseo.
Successivamente nel corso dei secoli il Molosso passò nelle mani degli agricoltori, sopratutto del sud dell' Italia, dove cominciarono a selezionare la razza trasformandola in Mastino, ma mantenendo sempre le dimensioni enormi, la pelle spessa e flaccida e la struttura possente tipica dei suoi antenati.
Il carattere fu addomesticato e reso meno aggressivo, affinché potesse convivere con le famiglie e nello stesso tempo fosse ottimo a dissuadere gli intrusi.
foto degli anni 70 |
Successivamente questi straordinari animali cominciarono a diminuire fino al punto di essere quasi estinti.
Fortunatamente negli anni del 1940, furono "ritrovati" in italia, principalmente nelle campagne napoletane e avellinesi, esemplari di ottima struttura e di buona salute.
Da li in avanti gli italiani cominciarono a concentrarsi seriamente sulla razza, specialmente dopo la seconda guerra mondiale. Il Mastino cominciava a diventare un tesoro nazionale per gli italiani.
Lo standard di razza arrivò subito dopo, nel 1948 da un amante della razza, il pittore italiano Scanzini e fu accettato e quindi riconosciuto ufficialmente, sia dalla FCI (federazione cinofila italiana) sia dal Kennel Club Italiano l'anno dopo nel 1949.
Negli anni 80' invece la razza ebbe il suo momento di gloria e di popolarità, diffondendosi a livello globale grazie ad esemplari sia adulti che cuccioli, ovvamente provenienti dal Bel Paese.
Il Mastino Napoletano moderno, quello dei giorni nostri, è un compagno tranquillo e regolare, così come la sua presenza imponente ma non appariscente. Questi cani imponenti sono stati utilizzati nel lavoro dalla Polizia e come cani da traino.
Un ruolo importante se lo sono ritagliati nella guardia che gli viene naturale, aldilà del loro aspetto avvolte pigro.
Se il proprietario di un Mastino Napoletano è minacciato, il cane può reagire con molta rapidità e con allarmante ferocia.
Si narra infatti, che quando un cane "normale" sia alla guardia di qualche proprietà, in caso di un eventuale intruso lo attaccherà mordendo il braccio del nemico...
Mentre un Mastino Napoletano attaccherà rimuovendo completamente il braccio all'eventuale nemico...
Questa razza non conosce paure ed è brava a difendere il suo territorio pur abbaiando di raro.
DUE TIPOLOGIE DI MASTINO
La ricerca estrema dell'estetica di molti proprietari di mastini ha penalizzato in maniera non indifferente le doti caratteriali di molti di questi esemplari.
Ai giorni nostri sussiste un tipo di mastino che richiama l'originale molosso romano, ed un altro tipo in forma estremamente esasperata la cui destinazione d'uso è unicamente a show e mostre canine.
La suddivisione delle due tipologie è dovuta un po' per scelta dei relativi padroni ed un po' a causa della complessità nella crescita del cane in quanto, per avere uno stato di salute ottimale ha bisogno di molta attività fisica quotidiana e di una corretta alimentazione.
Inoltre per renderlo sempre attivo è importante affidargli proprietà o spazi da custodire, in quanto per sua stessa natura il mastino napoletano è un cane estremamente vigile e attento verso ciò che gli viene affidato in custodia. Non a caso è usualmente definito una "sentinella armata".
Purtroppo, se è vero che molti esemplari crescono in modo malsano per partecipare a mostre ed eventi, è anche vero che gli esemplari tenuti in forma più atletica, a causa della loro forza e struttura fisica, a volte vengono utilizzati per combattimenti illegali tra cani.
Restano comunque attive molte associazioni che promuovono l'utilizzo del mastino nelle attività che più gli si a dice, ovvero nella guardia e nella difesa personale, senza imposizione dell'esasperazione dei tratti che altro non fanno che peggiorare lo stile di vita del cane caratterizzato già di suo da una bassa speranza di vita (al massimo vive 8 anni) e dal rischio di diverse patologie congenite come la displasia del gomito, la displasia dell'anca, la rogna demodettica e, più diffusa di tutte la cosiddetta "torsione gastrica", alla quale si pone rimedio solitamente con un intervento chirurgico.
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I due tipi di mastini o tipologie si chiamavano mastino da reggia perché era tenuto dai nobili romani esclusivamente alle interno delle loro ville ed erano cani che potevano arrivare a pesare anche 80 e più chili erano cani con corpo lungo e dorso con forte insellatura destinati esclusivamente alla guardia,con addestramenti fenomenali contro uomini armati di mazze spade lance, il tipo leggero era da gregge bovini e quant altro per l appunto mastino da gregge difendeva i greggi dai lupi all epoca ancora numerosi e dai predoni umani.cane molto più alto sugli arti e molto più slanciato con un peso che poteva variare dai 50 ai 60 kg nn oltre .dovevano coprire molto terreno quindi i cani in questione nn potevano essere troppo pesanti per ovvie ragioni una peculiarità nn avevano tanta pelle lassa un po' come i cani corsi di oggi. Oggi chiamati mastini corsi,proprio perché la razza appunto negli ultimi 25 anni e stata ricostruita con mastini napoletani tipo gregge e boxer ma questa è un altra storia.A risentirci da Massimiliano.
RispondiEliminaA dimenticavo gli esemplari che avete messo per distinguere le due tipologie di mastino cioè tipo gregge e tipo reggia così si chiamano nn leggero e pesante,in realtà sono tipo gregge entrambi,in quanto il tipo reggia e riconoscibilissimo dalla testa più tondeggiante con chiusura mascelle quasi a tenaglia e muso molto più corto arti corti ,forte insellatura oggi nn so se se ne possa trovare qualcuno fino agli anni 90 ancora C era qualche esemplare oggi nn so.A risentirci da Massimiliano.
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